Realizzare un impianto fotovoltaico presuppone un’attenta analisi di quelli che sono i benefici dal punto di vista economico dell’investimento.
Quali sono i fattori che condizionano il ritorno economico derivante dalla realizzazione di un impianto fotovoltaico? Quali i costi e quali i benefici?
I Costi
L’investimento iniziale per la realizzazione di un impianto fotovoltaico è abbastanza alto; si parla di costi intorno ai 5000-7000 € per chilowatt di potenza installata. Quando per la realizzazione dell’impianto si ricorre a dei finanziamenti, va tenuto conto anche delle spese per sostenere gli interessi. I moduli sono quelli che incidono maggiormente sulla spesa totale, mentre i costi d’esercizio e manutenzione annui sono di circa l’1,5 % del costo dell’impianto e, comunque sono abbastanza contenuti considerando che l’energia derivante dai raggi solari è gratuita. La durata utile di un impianto è di circa 20 anni.
I Benefici
Le tariffe incentivanti riconosciute dallo Stato per l’energia prodotta dall’impianto e i premi aggiuntivi per il risparmio energetico rappresentano una buona entrata, inoltre si realizza un risparmio non indifferente perché l’energia elettrica prodotta può essere consumata o venduta.
I ricavi sono comunque variabili in funzione del tipo di impianto e dei vari incentivi che si possono ricevere. Non va dimenticata la tassazione sui ricavi, che dipende dal tipo di servizio effettuato dall’impianto (scambio sul posto o cessione alla rete dell’energia prodotta) e dal profilo giuridico fiscale del soggetto responsabile (persona fisica, persona giuridica, condominio, ecc).
Il ritorno economico
Alla luce di quanto sopra, al fine di riuscire a determinare il ritorno economico dell’investimento e conoscere i tempi di ammortamento della spesa, emerge la necessità di analizzare ogni aspetto, sia esso ricavo che spesa, anche sul piano della tassazione fiscale, che permetta di avere un quadro quanto più chiaro e preciso possibile.
Da una valutazione generica che può essere fatta considerando un impianto piccolo (fino a 3 kW), ben progettato, operante in regime di scambio sul posto, si hanno le seguenti stime del periodo di ritorno del capitale investito:
- Italia settentrionale: da 11 a 13 anni (considerando impianto a parziale integrazione);
- Italia centrale: da 9 a 11 anni;
- Italia meridionale: da 7 a 9 anni (considerando impianto totalmente integrato ed avente maggiori incentivi o premi).
Quali sono i fattori che condizionano il ritorno economico derivante dalla realizzazione di un impianto fotovoltaico? Quali i costi e quali i benefici?
I Costi
L’investimento iniziale per la realizzazione di un impianto fotovoltaico è abbastanza alto; si parla di costi intorno ai 5000-7000 € per chilowatt di potenza installata. Quando per la realizzazione dell’impianto si ricorre a dei finanziamenti, va tenuto conto anche delle spese per sostenere gli interessi. I moduli sono quelli che incidono maggiormente sulla spesa totale, mentre i costi d’esercizio e manutenzione annui sono di circa l’1,5 % del costo dell’impianto e, comunque sono abbastanza contenuti considerando che l’energia derivante dai raggi solari è gratuita. La durata utile di un impianto è di circa 20 anni.
I Benefici
Le tariffe incentivanti riconosciute dallo Stato per l’energia prodotta dall’impianto e i premi aggiuntivi per il risparmio energetico rappresentano una buona entrata, inoltre si realizza un risparmio non indifferente perché l’energia elettrica prodotta può essere consumata o venduta.
I ricavi sono comunque variabili in funzione del tipo di impianto e dei vari incentivi che si possono ricevere. Non va dimenticata la tassazione sui ricavi, che dipende dal tipo di servizio effettuato dall’impianto (scambio sul posto o cessione alla rete dell’energia prodotta) e dal profilo giuridico fiscale del soggetto responsabile (persona fisica, persona giuridica, condominio, ecc).
Il ritorno economico
Alla luce di quanto sopra, al fine di riuscire a determinare il ritorno economico dell’investimento e conoscere i tempi di ammortamento della spesa, emerge la necessità di analizzare ogni aspetto, sia esso ricavo che spesa, anche sul piano della tassazione fiscale, che permetta di avere un quadro quanto più chiaro e preciso possibile.
Da una valutazione generica che può essere fatta considerando un impianto piccolo (fino a 3 kW), ben progettato, operante in regime di scambio sul posto, si hanno le seguenti stime del periodo di ritorno del capitale investito:
- Italia settentrionale: da 11 a 13 anni (considerando impianto a parziale integrazione);
- Italia centrale: da 9 a 11 anni;
- Italia meridionale: da 7 a 9 anni (considerando impianto totalmente integrato ed avente maggiori incentivi o premi).
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