venerdì 29 maggio 2009

SALUTE E ALIMENTAZIONE: Le Vitamine

Il nome vitamina deriva dalla parola ammina della vita, così definita dal biochimico di origine polacca Casimir Funk nel 1912 che scoprì questo composto indispensabile per la sopravvivenze dell’uomo. La carenza di vitamine infatti provoca diverse patologie, quindi è indispensabile assumere questi micronutrienti tramite una corretta alimentazione; solo alcune vitamine possono essere sintetizzate dal nostro organismo, mentre le altre devono necessariamente provenire dagli alimenti che mangiamo.

Stabilito che le vitamine sono necessarie alla sopravvivenza, va detto che esse non sono vitali per tutti gli esseri viventi; inoltre per molti animali non è necessario assumerle direttamente in quanto sono in grado di sintetizzarle da altri nutrienti.

Classificazione delle Vitamine
Esse suono suddivise in due gruppi: Vitamine liposolubili e vitamine idrosolubili.
Nel primo gruppo troviamo le vitamine: A, D, E, K
Nel secondo le vitamine: B1 ,B2, B3 o PP, B5, B6, B8 o H, B9 (Acido folico), B12, Vitamina C .
Le vitamine liposolubili sono solubili nei grassi, mentre quelle idrosolubili in acqua.

Importanza delle vitamine
Le vitamine non hanno una funzione energetica diretta, ma partecipano a moltissimi processi dell’organismo, facendo da catalizzatore, quindi regolando le reazioni chimiche vitali. Alcune vitamine hanno anche funzione antiossidante, altre sono importanti per la crescita, per le ossa, per il sistema nervoso, ecc.

Fabbisogno di vitamine
Quanto suddetto conferma l’importanza di questi micronutrienti che, seppur necessari in piccole quantità, non devono mai mancare. Il fabbisogno di vitamine è variabile da persona a persona e da condizione a condizione: in gravidanza o durante l’allattamento il fabbisogno cresce, come anche in fase di crescita. E’ importante sapere che, le vitamine liposolubili (presenti nei grassi e nel fegato) sono meno soggette ad esaurirsi in quanto l’organismo forma delle riserve in caso di necessità, appunto nei tessuti adiposi. Le vitamine idrosolubili invece, poiché vengono eliminate attraverso il sudore e l'urina, devono necessariamente essere fornite all’organismo ogni giorno.

La corretta alimentazione
Una cosa è chiara: dal punto di vista alimentare bisogna nutrirsi in modo equilibrato cercando di introdurre nella dieta giornaliera verdura, frutta e alimenti di origine vegetale oltre ad alimenti di origine animale (carne, pesce ecc.) anch’essi fonte di vitamine. Il consiglio da tener sempre presente in caso di dubbi è sempre lo stesso: affidarsi ad un medico/nutrizionista che saprà sicuramente guidarvi verso le scelte più idonee alla vostra salute.

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mercoledì 27 maggio 2009

IMMOBILI: Agevolazioni fiscali sui mutui

Anche sui mutui esistono delle agevolazioni fiscali, vediamo di cosa si tratta.

L’attuale normativa, prevede una detrazione d’imposta dall’Irpef del 19% degli interessi passivi e relativi oneri accessori, a favore di chi accende un mutuo per l'acquisto di una casa da adibire ad abitazione principale (prima casa). L’importo massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione è di 3.615,20 €.
La detrazione d'imposta va computata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta in cui gli interessi sono stati sostenuti.

Quali sono i requisiti per usufruire della detrazione?
Ci sono dei requisiti ben precisi che vincolano l’accesso alla detrazione del 19%:
1) Il mutuo deve essere erogato esclusivamente per l’acquisto dell’abitazione principale e delle relative pertinenze;
2) L'immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto.
3) Il mutuo erogato deve essere garantito da ipoteca su immobili (l’ipoteca può gravare anche su immobili diversi da quello interessato dal mutuo).
4) La compravendita dell’immobile deve avvenire entro un anno dalla stipulazione del contratto di mutuo o, viceversa, il contratto di mutuo deve essere stipulato entro un anno dalla compravendita.

Chi può usufruire della detrazione?
La detrazione spetta ai proprietari dell’immobile (anche ai nudi proprietari), per il quale è stato acceso il mutuo ipotecario.
Quando il mutuo è intestato a più persone, l’importo massimo per il calcolo della detrazione di € 3.615,20 va diviso tra le stesse. Ciò vuol dire che se, per esempio, il mutuo è intestato a due persone non fiscalmente a carico l’una dell’altra, la detrazione del 19% va calcolata sulla metà dell’importo di cui sopra, che è pari a € 1807,60 ciascuno.

Quali sono le spese ammesse alla detrazione?
Alcuni tra gli oneri accessori che si possono considerare per la detrazione sono:
- Le spese di perizia;
- Le spese di istruttoria;
- La commissione richiesta dagli istituti di credito per la loro attività di intermediazione;
- La provvigione per scarto rateizzato nei mutui in contanti;
- La penalità per anticipata estinzione del mutuo;
- Le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione;
- Le perdite su cambio, per i mutui contratti in valuta estera;
- L'onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo ipotecario;
- L'imposta per l'iscrizione o la cancellazione di ipoteca;
- L'imposta sostitutiva sul capitale prestato.

Come calcolare la detrazione d’imposta?
Il calcolo è molto semplice: considerando ad esempio l’importo massimo suddetto di € 3.615,20 si calcola il 19% dello stesso, che è pari a € 686,89 e rappresenta la detrazione massima che si può ottenere.
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lunedì 25 maggio 2009

SPORT E SALUTE: Il sovrallenamento

Il sovrallenamento è una condizione frequente nella quale si trovano spesso gli sportivi e può essere causato da diversi fattori. Generalmente, si va in sovrallenamento quando l’organismo non riesce a recuperare dopo uno sforzo atletico; sappiamo che una sessione di allenamento, di qualsiasi tipo, provoca al corpo un vero e proprio stress, stimolandolo a migliorare le proprie prestazioni.
Per ottenere risultati e miglioramenti ci sono due fattori inscindibili che non vanno mai trascurati: alimentazione e recupero. L’alimentazione assicura una ricarica energetica al corpo, mentre il riposo permette di rigenerarsi dallo stress da allenamento.
Quando uno solo di questi fattori viene a mancare o risulta carente, si rischia di incorrere più facilmente nel sovrallenamento. Allo stesso risultato porta un eccesso di allenamento.

Sintomi del sovrallenamento
E’ fondamentale capire quando si tratta di sovrallenamento o di semplice affaticamento:
Generalmente i sintomi possono essere i seguenti:
- A riposo il battito cardiaco è leggermente accelerato;
- Presenza di insonnia, irritabilità;
- Dolori muscolari persistenti anche dopo un buon riposo;
- Calo sensibile di peso.

Prevenzione
Qual’è allora l’approccio giusto che bisogna avere per prevenire il sovrallenamento?
Innanzitutto non esagerare con l’allenamento, commisurandolo alle proprie capacità: è inutile allenarsi tutti i giorni, magari per due ore al giorno, fino a svenire! Un buon allenamento non supera quasi mai 1 ora e permette all’organismo di rispondere al meglio agli stimoli. L’inserimento di periodi di scarico tra gli allenamenti è significativo ai fini della prevenzione.

Il riposo è FONDAMENTALE! Date sempre il tempo al vostro corpo per recuperare, i benefici si vedranno sia dal punto di vista fisico che mentale.

Seguite un’alimentazione corretta: non pretendete niente dal vostro corpo se non gli date niente! Se non siete in grado di capire come mangiare, affidatevi ad un medico/nutrizionista, perché il fai da te porta solo ad ammalarsi.

Ricordate: lo sport fa bene alla salute, alla mente, al corpo, ma bisogna praticarlo con consapevolezza e un personal trainer può aiutare in questo.

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venerdì 22 maggio 2009

IMMOBILI: Andamento mercato immobiliare I trimestre 2009

In un post precedente abbiamo parlato dello studio prodotto dall'Osservatorio del mercato immobiliare - OMI (gestito dall'Agenzia del Territorio), inerente l'andamento del mercato immobiliare nel 2008.

L’Osservatorio ha pubblicato i risultati della nota trimestrale relativa all’andamento del mercato immobiliare del I trimestre 2009; andando a leggere notiamo che le cose non sono affatto migliorate; le percentuali parlano chiaro: rispetto al IV trimestre 2008 si registra un ulteriore calo che interessa tutti i settori ed in modo più marcato quello produttivo. In quello residenziale si ha un -18,7% mentre nel settore produttivo si ha un -33,5% .
Il Terziario si riduce del 20,6%, il commerciale del 23,9%, mentre per le pertinenze (magazzini e box) vi è una riduzione minore pari al 16,9%.

Per il settore residenziale il calo di compravendite continua ad essere più accentuato a centro-nord, meno al sud; inoltre il mercato si sta contraendo maggiormente nei comuni minori mentre nelle città la situazione è leggermente migliore, anche se pur sempre in calo.

Da sottolineare come nel settore commerciale (che comprende negozi, laboratori, fabbricati commerciali ed alberghi) si sia verificato un calo del 30% nel I trimestre 2009, rispetto allo stesso trimestre riferito al 2007.

Per il settore produttivo (che comprende anche le industrie), come già detto, la situazione non è delle migliori; mentre questo settore fino al 2008 aveva dimostrato di risentire meno della contrazione del mercato, in questo ultimo trimestre ha subito delle perdite rilevanti.

Dallo studio dell’OMI si deduce, che il trend negativo del mercato immobiliare continua anche in questa parte iniziale del 2009.

Clicca QUI per leggere la nota relativa al I trimestre 2009 dell'OMI.


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mercoledì 20 maggio 2009

TECNOLOGIE: Iter per realizzazione impianto fotovoltaico

Realizzare un impianto fotovoltaico comporta l’osservanza di apposite norme tecniche previste al fine di certificare la conformità dei moduli alle seguenti normative:
- CEI EN 61215: moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri – qualifica del progetto ed omologazione del tipo;
- CEI EN 61646: moduli fotovoltaici a film sottile per usi terrestri - qualifica del progetto ed omologazione del tipo;
Le certificazioni devono essere rilasciate da laboratori devono essere stati accreditati e riconosciuti.

C’è un’eccezione: per impianti architettonicamente integrati con potenza superiore a 3 kW, nel caso non siano disponibili dei prodotti standard certificati, sono ammessi moduli non certificati, ma bisogna produrre una dichiarazione del costruttore che attesti che il prodotto è progettato e realizzato per poter superare le prove previste dalle suddette normative.

Schema indicativo delle fasi di realizzazione impianto fotovoltaico
1) La prima cosa da fare è trovare un progettista o una ditta specializzata al fine di capire che tipo di impianto realizzare, in funzione del luogo, dell’esposizione solare e dell’uso che si intende fare dell’energia prodotta. Sono tutti fattori che vanno attentamente valutati, in quanto andranno ad incidere non poco sul preventivo di spesa dell’impianto fotovoltaico. Valutare sempre diversi preventivi e confrontarli sempre per capire le differenze.

2) Informarsi al Comune dell’iter da seguire per ottenere l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto;

3) Fare richiesta di connessione dell’impianto alla rete elettrica, inoltrando il progetto preliminare al gestore locale (ad esempio ENEL), avendo cura di comunicare, nel caso di impianto di potenza non superiore a 20 kW, se ci si intende avvalere del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta;

4) Il gestore dopo aver accettato la richiesta inoltra all’interessato il preventivo per l’allaccio alla rete;

5) Dopo aver accettato il preventivo ed aver realizzato l’impianto fotovoltaico, bisogna comunicare la conclusione dei lavori dell’impianto al gestore, il quale provvede all’allaccio alla rete elettrica.


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lunedì 18 maggio 2009

SALUTE E ALIMENTAZIONE: Grassi o Lipidi

I grassi: una parola che fa orrore solo a sentirla per coloro che sono perennemente a dieta.
Non tutti sanno però, che per l'organismo essi sono essenziali al pari di carboidrati e proteine.

I grassi o più propriamente Lipidi, sono costituiti da acidi grassi e glicerina. Hanno funzione prevalentemente energetica, fanno da veicolo per le vitamine A-D-E-F-K e sono indispensabili per diverse funzioni organiche.

I grassi (ogni grammo ha 9 calorie), devono rappresentare circa il 20-30% delle calorie introdotte quotidianamente con l'alimentazione.
Come ogni cosa il troppo stroppia, quindi quando si superano le quantità consigliate effettivamente utili all'organismo, essi vanno a formare i tanto temuti depositi di grasso.

I grassi possono essere di due tipi: di origine animale (strutto, lardo, uova, ecc.) e di origine vegetale (oli).

Gli acidi grassi sono distinti in due categorie: Acidi grassi Saturi e Insaturi. I primi, causa la loro composizione chimica, sono più difficili da digerire, viceversa i secondi. Ciò non vuol dire che i primi vadano completamente esclusi, ma bisogna bilanciare il tutto, ecco perchè è importante essere seguiti da un dietologo/nutrizionista in una dieta!

Vi sono poi i cosiddetti grassi essenziali che si trovano nel pesce, nelle noci, ecc. e sono quelli che l'organismo non riesce a produrre da se, quindi devono obbligatoriamente essere introdotti con l'alimentazione.

I peggiori, se così possiamo dire, sono i grassi idrogenati. Il nome deriva dal fatto che essi sono sottoposti ad un trattamento chimico detto idrogenazione, che serve a trasformare gli acidi grassi vegetali dallo stato liquido allo stato solido. I grassi idrogenati sono considerati dannosi alla salute, quindi sconsigliati, perchè provocano un aumento di colesterolo.

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venerdì 15 maggio 2009

EBOOK SCOLASTICI: Uscita “Bonus Malus”


La Bruno Editore fa un altro passo avanti: dalla collaborazione con la nota società editrice di libri scolastici “Dante Alighieri” esce il primo ebook scolastico.
Si tratta di un dizionario con tante espressioni latine spesso utilizzate anche nell’italiano di tutti i giorni, intitolato “Bonus Malus” scritto da Raffaele Giomini e Pasquale Cosi.
Ma Bruno Editore non si è fermato qui: infatti, considerando che si sta pensando di sostituire gli ebook ai libri scolastici, al fine di diminuire il costo dei testi a carico delle famiglie, l’ebook “Bonus Malus” è stato messo a disposizione gratuitamente, mentre la versione cartacea in libreria costa 5,60 €.

Più risparmio di così…

Per scaricare gratis la tua copia dell'ebook "Bonus Malus" clicca QUI.

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giovedì 14 maggio 2009

IMMOBILI: Quanto costa un mutuo?

Quando si esamina una proposta di mutuo la prima cosa che si considera è il tasso di interesse. Ma quali sono le altre spese che gravano su questo prestito e che, spesso, vengono sottovalutate?

E' importante approfondire lo studio di tutte le variabili di costo che gravano sul mutuo.

Le spese di istruttoria pratica: l'istruttoria della richiesta di mutuo viene fatta dalla banca e consiste in un'analisi del reddito del richiedente, al fine di accertare la sua capacità di sostenere il pagamento del prestito e stabilire se concedere il credito oppure no. Esse possono essere calcolate come importo fisso o in percentuale sul prestito stesso.

Spese per la perizia: se il prestito viene concesso con ipoteca sull'immobile, la banca incarica un tecnico per stimare il valore del bene e per verificare la situazione dello stesso, dal punto di vista della regolarità urbanistica, ecc..

Spese per l'imposta sostitutiva: rappresenta una spesa sostitutiva delle imposte di registro, catastale, ipotecaria e di bollo; è pari allo 0,25% dell'importo del mutuo, quando lo stesso viene erogato per l'acquisto della prima casa. Per acquisto di immobili diversi dalla prima casa l'imposta sale al 2%;

Spese notarili: rappresentano il compenso da versare al notaio. Solitamente è possibile sceglierlo da se, considerando che le tariffe sono variabili da professionista a professionista;

Polizze assicurazione: la banca per tutelarsi chiede l'assicurazione incendio e scoppio che è obbligatoria per il contraente.

Le spese per l'incasso delle rate o per comunicazioni periodiche, rappresentano un'altro costo da non sottovalutare.

Conoscere, quasi interamente, il costo del mutuo è possibile prendendo in esame un paramentro importante: Il taeg (tasso annuo effettivo globale).
Esso rappresenta l'indicatore di costo annuo del mutuo compresi interessi, spese istruttoria e di incasso ed e quindi, l'elemento che bisogna considerare quando si vagliano diverse proposte di mutuo.

Quanto suddetto porta ad una considerazione: spesso, quelle proposte di mutuo che apparentemente sono più vantaggiose, nascondono altre spese non espressamente menzionate, che contribuiscono a far lievitare i costi in modo non indifferente. Essere prudenti e preparati quindi è molto importante.

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lunedì 11 maggio 2009

TECNOLOGIE: I vantaggi del fotovoltaico

La corsa alle energie rinnovabili sembra essere iniziata, seppur a piccoli passi, anche in Italia.
Il settore degli impianti fotovoltaici comincia ad essere una realtà, ma la conoscenza di queste tecnologie è ancora agli inizi. Una delle prime domande che ci si pone è questa:

Perchè investire nel fotovoltaico e quali sono i vantaggi di queste nuove tecnologie?
In Italia sono stati fatti diversi decreti per stimolare la realizzazione di impianti fotovoltaici, i quali hanno definito le modalità di accesso alle tariffe incentivanti, semplificando anche le fasi di istruttoria delle domande presentate per accedere a tali tariffe.

Le tariffe incentivanti

Sono contributi che si ottengono dallo Stato per un periodo di vent'anni e rimangono invariate per tutto il ventennio. Cominciamo a dire che esse vengono determinate in funzione di due fattori:

1) La potenza dell'impianto - Vengono agevolati maggiormente i piccoli impianti (fino a 3 kW), il cui costo di realizzazione è comunque maggiore di un impianto più grande.

2) L'integrazione architettonica dei panneli fotovoltaici - Si considerano tre tipologie di integrazione dell'impianto: integrato, parzialmente integrato e non integrato. Nel primo rientrano ad esempio i tetti costituiti proprio dai pannelli fotovoltaici che fungono anche da copertura; nel secondo rientrano gli impianti con pannelli posti su coperture esistenti, nel terzo gli impianti con pannelli posti sul suolo.

La tariffa base può essere incrementata del 5%, per impianti superiori ai 3 kW, quando viene autoconsumata almeno il 70% dell’energia prodotta; stessa cosa vale per impianti integrati in edifici nei quali avvenga la sostituzione di coperture in eternit o contenenti amianto.

Ma i vantaggi non finiscono qui, perche si possono ottenere anche dei premi aggiuntivi per l'uso efficiente dell'energia negli edifici. Nel caso in cui, ad esempio, si effettuano ristrutturazioni mirate al risparmio energetico (con riduzione del fabbisogno dell'edificio di almeno il 10%) si ottiene una maggiorazione percentuale sulla tariffa.

Considerando poi che l'energia prodotta in più può essere venduta non si può che considerare l'investimento nel fotovoltaico un'ottima risorsa.

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venerdì 8 maggio 2009

IMMOBILI: Il Mutuo

Questo è un argomento molto delicato: il Mutuo immobiliare.

"Mutuo", in questa parola, tantissime persone in tutto il mondo ripongono le loro speranze, le loro ambizioni, i propri desideri.
Si, perchè il mutuo, soprattutto nel caso di acquisto di una casa, e una cosa molto impegnativa, perchè non si tratta di un investimento a breve termine, ma rappresenta una vera e propria sfida, specie al mondo d'oggi, dove tutto è precario.


Chi ha un mutuo da pagare lo sa bene e, visto che la possibilità di pianificare le nostre spese e solo nelle nostre mani, perchè non partire con il piede giusto?
Diventa dunque fondamentale, prima di contrarre un mutuo, avere le idee chiare di quello che si vuole, in funzione delle proprie possibilità.

In questo post farò riferimento principalmente ai mutui immobiliari.

Cos'è un mutuo?
E' un contratto tramite il quale una persona riceve un bene (spesso del denaro) impegnandosi a restituirlo entro un certo periodo di tempo. Nel caso dei mutui per l'acquisto di una casa, la banca presta il denaro che verrà poi restituito con delle rate maggiorate degli interessi.
Si dice mutuo ipotecario quello che prevede una garanzia per il creditore; i mutui immobiliari sono quasi sempre ipotecari in quanto viene accesa un'ipoteca sull'immobile, che servirà a soddisfare il creditore nel caso in cui il debitore non paghi. In parole povere il creditore prende possesso del bene ipotecato.
Il mutuo ipotecario ha una durata variabile da 5 a 20 anni o più. Le rate possono essere mensili, trimestrali, semestrali o annue. Solitamente viene finanziato col mutuo circa l'80% del valore dell'immobile.

Tipologie di mutuo
I mutui possono essere di tre tipi, in base al tasso di interesse:
1)Mutuo a tasso fisso;
2)Mutuo a tasso variabile;
3)Mutuo a tasso misto;

Prima di distinguerli, vediamo di chiarire cosa rappresenta il tasso o saggio di interesse.
Esso è rappresentato da una percentuale che esprime gli interessi annui da pagare al creditore, per il prestito ottenuto. Qui c'è da fare una precisazione: nel caso del mutuo, sugli stessi interessi maturati, maturano di volta in volta altri interessi; questo è il metodo dell'interesse composto.

Tornando alle tipologie, si parla di tasso fisso, quando esso rimane invariato per tutta la durata del mutuo; si dice tasso variabile, quando esso può variare (in aumento o in diminuzione) in funzione dell'andamento dell'indice del costo del denaro; infine quello a tasso misto, possiamo considerarlo una via di mezzo tra i due suddetti, in quanto si può stabilire un tasso fisso per un certo periodo e poi uno variabile, o anche il contrario. Va detto che la scelta del tasso variabile può comportare oscillazioni della rata, in meglio o in peggio, anche importanti. Attenzione!

Piano di ammortamento
E' uno degli aspetti importantissimi del mutuo, perchè permette di conoscere il piano di rimborso delle rate, con quote capitale ed interessi distinte e con le relative scadenze dei pagamenti.
I mutui di lunga durata vengono così strutturati: durante i primi anni di pagamento, si restituiscono soprattutto interessi e pochissimo capitale, mentre man mano che si avvicina la scadenza del mutuo la situazione si capovolge. Questo trova spiegazione nel fatto che gli interessi possono subire notevoli variazioni nel lungo termine, quindi si preferisce rischiare di più nei primi anni del mutuo.

Va evidenziato che il piano di ammortamento è certo e definitivo solo per i mutui a tasso fisso, mentre non lo è per quelli a tasso variabile o misto, per i motivi su esposti.

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mercoledì 6 maggio 2009

SALUTE E ALIMENTAZIONE: I carboidrati o Glucidi

Abbiamo visto in un precedente post cosa sono le Proteine e perchè sono importanti.
Oggi parliamo di Carboidrati o Glucidi.

Cosa sono i carboidrati e a cosa servono?
Essi sono sostanze chimiche costituite da carbonio e acqua e sono divisi in due classi: carboidrati semplici (monosaccaridi e disaccaridi) e complessi (oligosaccaridi e polisaccaridi).

La funzione che hanno i carboidrati è fondamentale: forniscono l'energia necessaria a svolgere le funzioni dell'organismo; inoltre vanno a costituire le riserve di energia (glicogeno) necessarie in caso di bisogno.

Come avviene la trasformazione in energia?
I carboidrati vengono trasformati in glucosio che circola in tutto il corpo attraverso il sangue e, raggiunte le cellule, viene trasformato in energia.

Cosa succede quando c'è un eccesso di glucosio e quindi di energia?
Il glucosio in eccesso, inizialmente va ad arricchire le riserve di energia (glicogeno) che, in caso di necessità, verranno intaccate per soddisfare i bisogni; in un secondo momento, quando le scorte saranno sature, esso si trasforma in depositi di grasso.

Nonostante i carboidrati non rientrano nei nutrienti essenziali (l'organismo li può produrre utilizzando grassi e proteine) sono importanti perchè permettono di avere a disposizione energia immediata.
Qual'è il fabbisogno giornaliero di carboidrati?
Naturalmente il fabbisogno è variabile da persona a persona, anche in funzione del tipo di attività alla quale è soggetto ognuno di noi.
Abbiamo detto che possiamo avere carboidrati semplici e complessi.
La differenza tra i due sta nel fatto che i primi forniscono energia a rilascio più veloce, viceversa, i secondi, rilasciano energia lentamente.

Quali carboidrati preferire?
In definitiva sono da preferire i carboidrati complessi, perchè permettono di stabilizzare l'energia fornita, di uniformarla, senza picchi o crolli improvvisi che provocano non pochi problemi all'organismo.
Da studi effettuati si è stabilito, in linea generale, che bisogna fornire circa il 50-55% di energia da carboidrati ogni giorno limitando l'introduzione di quelli semplici che non devono superare il 10% circa dell'energia totale. Eccedendo negli zuccheri semplici infatti, si tende ad ingrassare molto più facilmente.
I Carboidrati semplici o zuccheri sono presenti nella frutta, nei vegetali, nei dolci in genere.
I Carboidrati complessi si trovano nel pane, nella pasta, nel riso, nelle patate, nei cereali ecc.

Va detto che bisogna seguire sempre un giusto equilibrio alimentare cercando di bilanciare carboidrati e proteine, evitando di introdurre con la dieta, quegli alimenti troppo elaborati (dolciumi vari, bevande zuccherate) che di certo non fanno bene al nostro organismo.

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lunedì 4 maggio 2009

Non vuoi più pagare l'energia elettrica? Ebook "INVESTIRE NEL FOTOVOLTAICO"



Le tasse e le bollette sono una delle spese più odiate dalle famiglie italiane, tanto più quando ci si mette anche la crisi.
Ci siamo mai chiesti se è possibile, con l'aiuto della natura, diminuire il carico delle spese da pagare ogni mese?

La risposta esiste già: INVESTIRE NEL FOTOVOLTAICO!

Questo ebook è la risposta a coloro che vogliono risparmiare sull'energia elettrica, addirittura guadagnandoci, sfruttando l'energia del sole. Il fotovoltaico rappresenta un settore in forte crescita perchè permette di creare energia, evitando di pagare l'elettricità che, come sappiamo, continua ad aumentare il suo costo (non dimentichiamo che l'Italia acquista energia dall'estero).

Quali sono allora i passi da seguire per questo tipo di investimento?

Innanzitutto è bene conoscere e approfondire la conoscenza della tecnologia fotovoltaica, conoscere le caratteristiche, i rendimenti e le differenze trai i vari tipi di impianti. Ciò è fondamentale per sapere che tipo di impianto creare e quali requisiti deve avere per soddisfare al meglio il nostro obiettivo.

Imparerete a valutare la portata dell'investimento fotovoltaico, quindi i costi per la realizzazione, i ricavi annui anche in funzione degli incentivi statali che otterrete. Conoscerete tutti gli aspetti fiscali che ruotano intorno a questo importantissimo settore.

Con questo ebook, sarete messi in condizione di valutare i vari preventivi che vi verranno proposti e saprete scegliere quello più conveniente e valido.

Perchè non dire addio alla bolletta e diventare produttori di energia? ;-)

Programma ebook:
- Giorno 1: COME IMPARARE A CONOSCERE LA TECNOLOGIA FOTOVOLTAICA
Imparare a conoscere la Potenza Nominale di un impianto fotovoltaico.
Imparare a conoscere le principali differenze tra la cella monocristallina e la cella policristallina.
Come riuscire a capire il rendimento di un modulo fotovoltaico.
L'importanza di scoprire le caratteristiche fondamentali dei moduli fotovoltaici.
Imparare a conoscere la capacità produttiva di un impianto fotovoltaico.
Come scoprire i segreti della capacità produttiva dell’impianto fotovoltaico.
- Giorno 2: QUALI SONO GLI INCENTIVI IN ITALIA PER L'IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Come conoscere l'incentivo che premia per l'energia prodotta dall’impianto fotovoltaico.
Come conoscere l'incentivo che premia per TUTTA l'energia prodotta dall’impianto fotovoltaico.
Capire l'importanza della relazione tra Potenza Nominale e produzione di energia elettrica.
Come utilizzare la Tariffa Incentivante per risparmiare sulle bollette.
L'importanza di conoscere le caratteristiche degli impianti degli enti locali.
Come conoscere le caratteristiche del credito maturato.
Come utilizzare la quota di energia in eccesso rispetto all’energia consumata.
- Giorno 3: SCOPRIRE LA GUIDA AL DIMENSIONAMENTO DI UN IMPIANTO
Come utilizzare l'impianto fotovoltaico in relazione allo scambio sul posto.
Come imparare ad utilizzare al meglio la capacità produttiva dei moduli fotovoltaici.
Imparare a conoscere l’analisi del fabbisogno energetico.
Come ottenere il valore approssimato della Potenza Nominale di un impianto fotovoltaico.
- Giorno 4: COME SELEZIONARE E VALUTARE UN PREVENTIVO
Come saper valutare un preventivo tecnico-economico.
Come scoprire i segreti per valutare la qualità di un modulo.
Conoscere le certificazioni tecniche relative ai moduli fotovoltaici.
Conoscere la caratteristica tecnica più importante di un inverter.
Scoprire le tipologie di garanzia dei moduli fotovoltaici.
- Giorno 5: COME FARE PER VALUTARE LE REDDITIVITA' DELL'INVESTIMENTO
L'importanza di analizzare i costi unitari di realizzazione di un impianto fotovoltaico.
Come l’entità dell’incentivo del Conto Energia verrà valutato in futuro.
Capire quali sono i ricavi annui derivanti dall’investimento nel fotovoltaico.
L'importanza delle agevolazioni economiche derivanti dall’investimento nel fotovoltaico.
Imparare a conoscere la provenienza dei soldi del Nuovo Conto Energia.
- Giorno 6: COME PRESENTARE LA RICHIESTA DELLA TARIFFA
Conoscere la Guida all’iter autorizzativo per impianti fotovoltaici di Potenza Nominale inferiore ai 20 kWp.
Conoscere la Guida all’iter autorizzativo per impianti fotovoltaici di Potenza Nominale superiore ai 20 kWp.
Conoscere le regolamentazioni per avviare l’installazione dell’impianto fotovoltaico.
Come procedere in caso di documentazione incompleta o carente.
Quando e come va inviata la richiesta di riconoscimento della Tariffa Incentivante.
- Giorno 7: QUALI SONO GLI ASPETTI FISCALI DELL'INVESTIMENTO
Conoscere l’incentivo in regime di scambio sul posto, se l'impianto ha una potenza inferiore ai 20 kWp.
Conoscere l’incentivo in regime di vendita dell’energia, se l'impianto ha una potenza inferiore ai 20 kWp.
Conoscere l’incentivo se l'impianto fotovoltaico ha una potenza superiore ai 20 kWp.
Come calcolare l'IVA applicabile all’acquisto di un impianto fotovoltaico.
Capire le specifiche fiscali sulla Tariffa Incentivante.
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