giovedì 25 giugno 2009

SALUTE E ALIMENTAZIONE: Importanza dell'acqua

L'acqua: uno dei macronutrienti più importanti per la vita, sia per gli organismi vegetali che animali!

Perchè è importante?
Possiamo vivere anche per molti giorni senza cibo, ma non senz'acqua.
Il corpo umano è costituito per la maggior parte da acqua; essa partecipa ad innumerevoli processi dell'organismo: la si trova nelle cellule, agisce come solvente nelle reazioni metaboliche, nelle reazioni vitali dell'organismo, ha la funzione di regolazione della temperatura corporea, di eliminazione delle scorie, partecipa alla digestione giocando un ruolo importantissimo in questo processo; questo solo per menzionare alcune funzioni che ha questa risorsa indispensabile. Inoltre, bere è sinonimo di prevenzione: infatti bevendo regolarmente si evitano spiacevoli inconvenienti quali i calcoli renali.

Quanta acqua bere quotidianamente?
Questo è uno dei quesiti che ci si pone spesso. Medici e nutrizionisti raccomandano di bere almeno 2 litri di acqua al giorno. E' logico che il fabbisogno di acqua è variabile da persona a persona, soprattutto in funzione del tipo di attività che si svolge, ma anche dalle condizioni climatiche. Quando si pratica un'attività fisica, il quantitativo d'acqua necessario può aumentare notevolmente, in quanto si perdono molti liquidi tramite il sudore; bisogna quindi bere per reintegrare queste perdite, al fine di mantenere l'idratazione dell'organismo. Molti sottovalutano la connessione tra acqua e prestazioni sportive: una carenza di acqua, porta l'organismo ad una sofferenza e, conseguentamente, ad un'influenza negativa della prestazione sportiva.
In estate e in presenza di umidità, l'acqua espulsa dall'organismo aumenta in modo significativo.
Quanto detto, serve a far capire che bisogna ascoltare ciò che il nostro corpo ci chiede.

Come fa l'organismo a comunicare questo bisogno?
Semplice, con lo stimolo della sete! Quando si ha la sensazione di sete è l'organismo a lanciare l'allarme. Infatti non bisogna mai aspettare questo segnale, ma bisogna bere costantemente.

Alcuni consigli...
- Bevete sempre a piccoli sorsi, consumando l'acqua nell'arco dell'intera giornata;
- Bere sempre senza aspettare di aver sete;
- Non eccedete con l'acqua durante i pasti per non rallentare la digestione.

Per coloro che vogliono tenersi in forma: l'acqua combatte la ritenzione idrica e non fa ingrassare, meglio di così....!
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venerdì 19 giugno 2009

SPORT E SALUTE: Stiramenti muscolari

A chi non è mai capitato, soprattutto fra gli sportivi, di avere uno stiramento muscolare?

Lo stiramento muscolare è una lesione che interessa le fibre muscolari, che subiscono uno stiramento vero e proprio causato dai più disparati motivi: un movimento troppo brusco, scarsa preparazione fisica, insufficiente riscaldamento prima dell'attività fisica, predisposizione fisica al trauma in seguito a problemi di vario tipo, ecc.

Come si presenta uno stiramento muscolare?
Lo stiramento muscolare provoca un dolore molto forte e localizzato che a seconda della gravità può compromettere la possibilità di eseguire l'attività fisica.

Terapia per la guarigione
E' una delle terapie più efficaci, una parola che nessun appassionato di allenamento, o attività fisica in genere, vorrebbe sentirsi dire: RIPOSO.
Bisogna fermarsi per un periodo più o meno lungo (due settimane o più), dipende dalla gravità dello stiramento, per permettere al muscolo di recuperare completamente ed evitare ricadute.

Un'altro grande alleato per il recupero del trauma è il ghiaccio, da applicare sulla zona interessata; inoltre è bene eseguire un bendaggio compressivo che permetta di immobilizzare la parte interessata.

Post-recupero e prevenzione
Dopo essersi accertati di aver recuperato pienamente dall'infortunio è bene riprendere gradualmente l'attività, senza mai trascurare la fase di riscaldamento.

Alcuni consigli da tener presenti per evitare questi spiacevoli traumi:

- Eseguire un riscaldamento adeguato;
- Utilizzare un abbigliamento adatto;
- Valutare i pericoli esterni (ad es. scarse condizioni del terreno);
- Assicurarsi di essere in condizioni fisiche adeguate;
- Interrompere immediatamente l'attività se si percepisce un dolore sospetto.

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martedì 16 giugno 2009

SALUTE E ALIMENTAZIONE: I sali minerali

I sali minerali, seppur in quantità piccola, sono indispensabili per la sopravvivenza, perchè giocano un ruolo importante in numerosi processi dell'organismo, dalla sintesi proteica, allo sviluppo degli organi, alla produzione dell'emoglobina e di altre molecole. L'organismo non può produrre da se i sali minerali, quindi essi devono essere introdotti necessariamente con l'alimentazione.

I sali minerali si dividono in 3 classi: Macroelementi, Microelementi e Oligoelementi.
I Macroelementi sono quei sali minerali, presenti in buone quantità, il cui fabbisogno quotidiano supera i 100 mg. Tra questi ci sono: magnesio, calcio, fosforo, potassio, zolfo, sodio, cloro.

Nei microelementi rientrano queli sali minerali il cui fabbisogno giornaliero non supera i 100 mg. Tra questi ci sono: : il ferro, lo zinco, lo iodio, il selenio, il manganese, il rame, il cromo, il cobalto, ecc.

Gli Oligoelementi sono presenti in tracce nell’organismo e il fabbisogno giornaliero è espresso in microgrammi.

Per quanto riguarda l'assunzione di sali minerali, seguendo una dieta bianciata, benvendo acqua e mangiando giornalmente frutta e verdura, si riesce a coprire facilmente il fabbisogno quotidiano. Va detto che in alcune situazioni particolari, ad esempio in gravidanza, il fabbisogno può aumentare notevolmente e può essere necessario utilizzare degli integratori di sali minerali (sempre sotto controllo medico!)

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venerdì 12 giugno 2009

EBOOK: Calendario luglio, molte novità!

Oggi parliamo delle novità inerenti gli ebook, per il mese prossimo.


- 1 Luglio - esce la nuova edizione dell'ebook di Marcello Raso Guadagnare in Immobili; per coloro che sono in possesso dell'edizione 2008 il download della nuova è gratis!
L'ebook, che ha avuto un grande successo, propone metodi ed esperienze pratiche per investire in Immobili con Successo. Acquistare all’asta e ristrutturare, comprare e vendere senza soldi, creare rapporti di collaborazione con le banche, il tutto condito da casi concreti applicati sul campo.

- 8 Luglio - una raccolta di 5 DVD sempre sugli immobili intitolata "Enciclopedia degli Immobili" di Marcello Raso, per imparare le migliori tecniche per acquistare, vendere, ristrutturare immobili, partecipare alle aste giudiziarie ecc.

- 22 Luglio - uscita ebook "Seo" di Giorgio Taverniti. L'ebook, pubblicato in collaborazione con “Libreria Strategica”, propone delle efficaci strategie per aumentare la visibilità e il posizionamento sui motori di ricerca e mira a guidare, passo passo, anche i meno esperti.

- 29 Luglio - "Le Regole dell’Amicizia" di Marina Roveda. Scopri i Segreti per Conquistare e Mantenere Buoni Amici, trovando la vera amicizia. Scopri i segreti e le piccole regole di comportamento, di chi ha vissuto in prima persona tale esperienza, ed impara a mettere in pratica i consigli.

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mercoledì 10 giugno 2009

SALUTE E ALIMENTAZIONE: IL METABOLISMO BASALE


Cos’è e come si calcola
Il metabolismo basale è l’energia necessaria e indispensabile per mantenere le funzioni vitali dell’organismo e lo stato di veglia.

Il calcolo del metabolismo basale tiene in considerazione diversi aspetti, quali il sesso, l’età, la costituzione corporea (massa magra e grassa).
Uno dei sistemi di calcolo più preciso, è dato dalla valutazione della massa magra del soggetto e, in funzione di essa, si ottiene un risultato abbastanza verosimile. Su internet comunque, facendo una breve ricerca, troverete tantissimi siti che propongono vari sistemi di calcolo dove basta inserire età, sesso, altezza per conoscere il proprio metabolismo basale.

Un calcolo approssimativo, si ottiene moltiplicando il peso corporeo per 23 negli uomini e per 21 nelle donne. Ad es. un uomo di 70 kg ha un metabolismo basale di circa 1610 Kcal (70kg x 23) e una donna di 55 kg ha un metabolismo basale di circa 1155 Kcal (55kg x 21). Questi calcoli sono più precisi quando l’individuo ha un peso più o meno nella norma.

Fattori che influenzano il metabolismo basale

Il metabolismo basale è soggetto a variazioni continue, in quanto ci sono numerosi fattori che lo influenzano nelle varie fasi della vita. Vediamone alcuni.

- L’età: il metabolismo è alto in giovane età, man mano che si cresce diminuisce.
- Il sesso: l’uomo ha un metabolismo basale più alto in quanto ha una massa muscolare maggiore rispetto alla donna.
- L’Alimentazione: L’alimentazione scorretta e insufficiente porta una diminuzione del metabolismo.
- Esercizio fisico: fare attività fisica fa aumentare il metabolismo; viceversa nei soggetti sedentari esso rallenta notevolmente.
- Gravidanza e allattamento: nelle donne in gravidanza il metabolismo basale aumenta soprattutto nell’ultimo periodo della gestazione e anche nelle fasi di allattamento.
- Il clima: con temperature più alte il metabolismo aumenta, ecco perché l’estate è un aiuto in più per dimagrire.

Va detto che dal punto di vista genetico molti sono più predisposti ad un metabolismo veloce e viceversa.

L’importanza della valutazione del metabolismo basale
La valutazione del metabolismo basale è la base per il calcolo dell’energia totale necessaria all’organismo per ogni giorno (fabbisogno di calorie giornaliero), che esprime l’energia necessaria sia per le funzioni vitali che per le attività normalmente svolte nell’arco della giornata (lavoro, attività fisiche ecc..) .

Leggi anche le recensioni ebook "AUTODIFESA ALIMENTARE", "DIETA 5 SENSI", "IL PERSONAL TRAINER"

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lunedì 8 giugno 2009

IMMOBILI: La figura del mediatore immobiliare

Chi è e come riconoscerlo?
Il mediatore o agente immobiliare è un lavoro di mediazione tra un venditore e un potenziale acquirente. Infatti egli rappresenta il collegamento tra due parti, con l’obiettivo di concludere un contratto inerente un bene immobile. Ciò che deve caratterizzare un mediatore serio deve essere la sua completa imparzialità nel gestire la transazione.

Per intraprendere questa attività la legge richiede obbligatoriamente l’iscrizione al ruolo provinciale dei mediatori, presso la camera di commercio, il diploma di scuola media superiore e la partecipazione a dei corsi di formazione professionale per agenti immobiliari.

Il fatto che un mediatore debba essere iscritto al ruolo, rappresenta una sicurezza per i clienti: infatti quando si incarica un professionista di questo settore, la prima cosa da verificare è la sua iscrizione al ruolo che, generalmente, è verificabile sul suo biglietto da visita. Affidarsi al primo che passa non è una buona idea, considerando che si parla di beni di valore come gli immobili, i raggiri sono sempre dietro l’angolo!

Inoltre, il mediatore immobiliare è tenuto a rispettare il segreto professionale ed ha anche l’obbligo della stipula di una polizza assicurativa contro i rischi professionali.

Preparazione del mediatore immobiliare
Fare l’agente immobiliare richiede una specifica preparazione. Considerando che si tratta di immobili è fondamentale la conoscenza dell’estimo, in particolare di tutto ciò che riguarda le stime immobiliari a vista, nonché le norme urbanistiche, edilizie, fiscali e tutte quelle norme del codice civile inerenti questo settore. E’ chiaro che risulta determinante, ai fini del positivo concludersi di una mediazione immobiliare, affidarsi ad un professionista competente.

L'agente immobiliare può essere anche iscritto nelle liste dei periti del tribunale di competenza, per l’esecuzione di perizie o consulenze tecniche giudiziarie, inerenti principalmente la stima del valore dei beni messi all’asta.

L’onorario del mediatore immobiliare
Solitamente, il mediatore riceve il suo compenso alla stipula del contratto tra le parti. Anche se, già dalla stipula del preliminare di vendita o “compromesso”, egli ha diritto di chiedere il pagamento dell’onorario. In merito alla quantificazione dei compensi, non esiste un tariffario; i mediatori richiedono una percentuale sul prezzo di vendita del fabbricato, che può essere fissa oppure variabile a discrezione del mediatore stesso, in funzione, soprattutto, dell’andamento del mercato.

Leggi anche queste recensioni ebook: "STIMARE GLI IMMOBILI", “IL MEDIATORE IMMOBILIARE
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venerdì 5 giugno 2009

SPORT E SALUTE: Dolori muscolari

Il dolore muscolare si può percepire dopo uno sforzo o un allenamento intenso, soprattutto se ci si allena dopo un periodo di inattività. Erroneamente, molti pensano che il dolore muscolare deriva dall’acido lattico: niente di più sbagliato. La concentrazione di lattato nel sangue, aumenta solo per un lasso di tempo breve dopo lo sforzo fisico, per poi tornare a livelli normali, dopo massimo 1-2 ore; è impossibile quindi attribuire all’acido lattico la causa del dolore muscolare percepito il giorno dopo o anche per due giorni dopo l’allenamento!

In realtà diversi studi hanno rivelato che le possibili cause del dolore muscolare sono riferibili a microtraumi subiti dal muscolo con lo sforzo: infatti, si vanno a formare delle piccolissime lesioni che provocano sistematicamente una risposta dell’organismo, che attiva quei processi tesi a “riparare” le microlesioni e a migliorare le prestazioni dei muscoli sollecitati. Fin quando il muscolo non viene, diciamo così, ricostituito, il dolore persiste, anche per più giorni, in funzione dell’entità dello sforzo e quindi delle lesioni muscolari da cicatrizzare.
Capita spesso, in palestra, di percepire dei dolori muscolari intensi, soprattutto dopo aver cambiato un programma di allenamento, perché i muscoli risentono immediatamente le nuove sollecitazioni.

Al fine di attutire l’effetto del dolore muscolare è consigliabile ricorrere allo stretching dopo l’allenamento, che consente di rilassare i muscoli affaticati, aiutando a diminuire il dolore.

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mercoledì 3 giugno 2009

NEWS EBOOK: Google & ebook

A dare la notizia è stato il New York Times: Google ha dichiarato di voler entrare nel mondo degli ebooks, annunciando accordi, con gli editori dei libri elettronici, per la vendita dei loro prodotti tramite uno dei motori di ricerca più noto al mondo.

Si prevede il lancio della nuova piattaforma, addirittura entro quest'anno. Gli ebook saranno così disponibili da qualsiasi postazione o dispositivo dotati di connessione internet!

L’annuncio e’ avvenuto nel corso del BookExpo che si e’ tenuto a New York.

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lunedì 1 giugno 2009

TECNOLOGIE: Il ritorno economico dell’investimento nel fotovoltaico

Realizzare un impianto fotovoltaico presuppone un’attenta analisi di quelli che sono i benefici dal punto di vista economico dell’investimento.
Quali sono i fattori che condizionano il ritorno economico derivante dalla realizzazione di un impianto fotovoltaico? Quali i costi e quali i benefici?

I Costi
L’investimento iniziale per la realizzazione di un impianto fotovoltaico è abbastanza alto; si parla di costi intorno ai 5000-7000 € per chilowatt di potenza installata. Quando per la realizzazione dell’impianto si ricorre a dei finanziamenti, va tenuto conto anche delle spese per sostenere gli interessi. I moduli sono quelli che incidono maggiormente sulla spesa totale, mentre i costi d’esercizio e manutenzione annui sono di circa l’1,5 % del costo dell’impianto e, comunque sono abbastanza contenuti considerando che l’energia derivante dai raggi solari è gratuita. La durata utile di un impianto è di circa 20 anni.

I Benefici
Le tariffe incentivanti riconosciute dallo Stato per l’energia prodotta dall’impianto e i premi aggiuntivi per il risparmio energetico rappresentano una buona entrata, inoltre si realizza un risparmio non indifferente perché l’energia elettrica prodotta può essere consumata o venduta.
I ricavi sono comunque variabili in funzione del tipo di impianto e dei vari incentivi che si possono ricevere. Non va dimenticata la tassazione sui ricavi, che dipende dal tipo di servizio effettuato dall’impianto (scambio sul posto o cessione alla rete dell’energia prodotta) e dal profilo giuridico fiscale del soggetto responsabile (persona fisica, persona giuridica, condominio, ecc).

Il ritorno economico
Alla luce di quanto sopra, al fine di riuscire a determinare il ritorno economico dell’investimento e conoscere i tempi di ammortamento della spesa, emerge la necessità di analizzare ogni aspetto, sia esso ricavo che spesa, anche sul piano della tassazione fiscale, che permetta di avere un quadro quanto più chiaro e preciso possibile.

Da una valutazione generica che può essere fatta considerando un impianto piccolo (fino a 3 kW), ben progettato, operante in regime di scambio sul posto, si hanno le seguenti stime del periodo di ritorno del capitale investito:
- Italia settentrionale: da 11 a 13 anni (considerando impianto a parziale integrazione);
- Italia centrale: da 9 a 11 anni;
- Italia meridionale: da 7 a 9 anni (considerando impianto totalmente integrato ed avente maggiori incentivi o premi).


Leggi anche la recensione ebook "INVESTIRE NEL FOTOVOLTAICO"
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