E’ stata pubblicata, sul sito dell’Agenzia del Territorio, la nota dell’OMI inerente l’andamento del mercato immobiliare relativa al II trimestre del 2009.
Da essa emerge ancora un calo di compravendite pari a -12,3% rispetto al II trimestre 2008 (tasso tendenziale annuo). La flessione interessa tutti i settori immobiliari e, in particolare, quello produttivo (-20,3%) che rispecchia la situazione negativa di questo settore, causata dalla crisi industriale, che ha portato minori investimenti, quindi minori compravendite. Va sottolineato che il mercato di questo settore è sempre concentrato a Nord (il 70% circa delle compravendite avviene in quest’area).
Il settore residenziale fa registrare un – 12,9%, il settore terziario è quello che perde di meno (- 5,4%), invece il settore commerciale si contrae del 14,5%; le pertinenze, che comprendono magazzini e box, si riducono del 10,9%.
Leggendo la nota dell’OMI, nella parte riguardante il settore residenziale, emerge che il calo di compravendite è maggiore nel Centro (-14,4%) e più limitato a Nord (-12,7%) e a Sud (-12,3%), confermando inoltre la tendenza delle ultime tre note trimestrali, che rivelavano una flessione maggiore nei comuni non capoluogo.
Per quanto riguarda le quotazioni degli immobili residenziali, nel I semestre 2009, si è avuta una lieve flessione del valore medio nazionale, per unità di superficie commerciale; infatti la quotazione media scende a 1.578 €/mq (-0,5%) rispetto il II semestre 2008.
In definitiva, dopo il continuo peggioramento emerso dalle note trimestrali del 2008 e del I trimestre 2009, in questo II trimestre si ha un lieve miglioramento, cioè un leggero rallentamento della decrescita.
Per leggere la nota trimestrale (II trimestre 2009) dell’Osservatorio Mercato Immobiliare clicca QUI.
Da essa emerge ancora un calo di compravendite pari a -12,3% rispetto al II trimestre 2008 (tasso tendenziale annuo). La flessione interessa tutti i settori immobiliari e, in particolare, quello produttivo (-20,3%) che rispecchia la situazione negativa di questo settore, causata dalla crisi industriale, che ha portato minori investimenti, quindi minori compravendite. Va sottolineato che il mercato di questo settore è sempre concentrato a Nord (il 70% circa delle compravendite avviene in quest’area).
Il settore residenziale fa registrare un – 12,9%, il settore terziario è quello che perde di meno (- 5,4%), invece il settore commerciale si contrae del 14,5%; le pertinenze, che comprendono magazzini e box, si riducono del 10,9%.
Leggendo la nota dell’OMI, nella parte riguardante il settore residenziale, emerge che il calo di compravendite è maggiore nel Centro (-14,4%) e più limitato a Nord (-12,7%) e a Sud (-12,3%), confermando inoltre la tendenza delle ultime tre note trimestrali, che rivelavano una flessione maggiore nei comuni non capoluogo.
Per quanto riguarda le quotazioni degli immobili residenziali, nel I semestre 2009, si è avuta una lieve flessione del valore medio nazionale, per unità di superficie commerciale; infatti la quotazione media scende a 1.578 €/mq (-0,5%) rispetto il II semestre 2008.
In definitiva, dopo il continuo peggioramento emerso dalle note trimestrali del 2008 e del I trimestre 2009, in questo II trimestre si ha un lieve miglioramento, cioè un leggero rallentamento della decrescita.
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